C’è
nello sguardo velato dell’amore
la sofferenza dell’incompiuto
del non risolto
della fiducia tolta all’anima ribelle
nella serietà dell’esistenza
e poi il sorriso
che vuol togliere il gelo
al bacio rosso come il sangue
che versi nella solitudine
di giorni sempre uguali
e ti rigiri nel letto freddo
i dolori che infiammano le tue ossa
nel freddo di coperte scaldate al sole
senza anima, nella solitudine della notte.
Dipano matasse di vento
e trovo ristoro
nel Dio Bambino
Ho incrociato mille passi
ed ho perso il cuore
fra rivoli di essenze
Ad ognuno spetta un pezzo di mondo
con vista sul mare.
Vorrei tenermi stretto
ed ho perso il cuore
fra rivoli di essenze
con vista sul mare.
Vorrei tenermi stretto
ma guardo fuori di me
e tutto crolla
Un lento decadimento
si trasforma in acqua putrida
dalla quale è impossibile
uscirne purificati.
Incontrastati flutti di orrori
dominano l’ego,
bestialità umana.
Si deve avvertire lo schianto
per recuperare il senso del vivere.
16.05.2024
Le corsie trasudano dolore
che sanguina nelle vene arrossate
o nei volti pallidi bramosi di vita
di quelli che la morte l’hanno vista
o che attendono il giudizio finale
occhi che implorano aiuto
mai rassegnati alla caduta di una vita
già rotta.
E’ allora che il tuo strazio
più grande scompare
dinanzi al dolore che si respira sui letti
senza gioia senza letizia
dove il sorriso diventa speranza
e il tocco di una carezza
riscalda la mano che attende.
Un’invocazione tra le labbra
che cessi il supplizio
che la Luce inondi i cuori.
10.09.2024
I debiti non si estinguono con la morte
rimangono come macigni
sul cuore di chi li ha subiti
l’assenza di luce avvolge
il buio delle tenebre
quando la mancanza
si esaurisce con rabbia nel dolore
le lacrime infruttuose rimangono asciutte
il fiele continua a rendere amaro il dire
e neanche la preghiera può esaudire il perdono.
12.09.2024
Non ho tempo
il tempo è coscienza dell’essere
se ci sei c’è il tempo
essere-esistere
vivere-morire
esisti nel tempo.
13.10.2024
sui colli addormentati
rivive di uomini soli al pascolo.
L’azzurro del cielo
rievoca solitudine
di pomeriggi assolati
a mangiare pane duro
in una minestra fredda.
Fantasie evocano giovani fanciulli
a rincorrere papaveri rossi
che incorniciano volti, baci, sussurri.
E tu accarezzi le ruvide mani
invecchiate dal tempo
giovani giunchi inariditi
su percorsi impervi
a rimuginare delizie.
23.10.2024
E’ in questa nube
di chiazze dorate
che s’infrange il pensiero.
Eppure tutto va
nell’eterno cadere
anche questo giorno cade
sulle spire di nuvole uggiose
increspate dal vento lieve
della sera.
e ascoltò ogni singolo frammento
e fu la Luce fra i troni celesti
a noi mestizia e paura.
Più ci si alza più ci si inabissa
fra i coralli marini
dove il sole di notte giace
e le sirene si nutrono di tenebre.
27.10.2024
Oceano perduto
E poi al mare gli mancò il respiro
fra le lordure soffocò il suo pianto
non vide più l’azzurro cielo
né i suoi abitanti abitarono
giù fra i suoi fondali.
Le sue acque putride galleggiarono
inermi, infastidite dal malessere
che intorpidiva le sue membra.
All’uomo chiese tregua
ma questi non ascoltò
e così soffocò fra le acque
e mai più si risvegliò.